BOMBSHELL La voce dello scandalo

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Bombshell – La voce dello scandalo

In questi giorni Prime Video di Amazon propone un film che racconta lo scandalo della Fox News e del suo amministratore delegato, Roger Ailes.

La traduzione di “Bombshell” in Italiano è: “Bomba” e, come ci suggerisce Francesca Sirtori, in un articolo che vi consigliamo di leggere, è la cronaca di un’esplosione annunciata.

L’innesco è una frase pronunciata da un legale di Trump, allora in campagna elettorale: “Un marito non può essere accusato di stupro.

Il film ci scaraventa immediatamente nella sede di Fox News in un contesto patriarcale, competitivo, estremo e perbenista. La tensione è palpabile e sembra quasi di sentirlo quel “tic-tac” inesorabile, che ci accompagna verso l’esplosione finale. In una trama dal ritmo sempre più incalzante, i dialoghi sono cinici e sferzanti: “Non ci suggerisce mai cosa dire in onda…. non ne ha bisogno”, “Dice che sistema le cose se sei leale… e la massima espressione della lealtà è il sesso orale… dice che chi chiede la grazia si inginocchia… ama scherzare… “, “Vestiamo i soldati tutti uguali perchè così sanno di essere rimpiazzabili” , “E’ come se ti strappassero i vestiti e ti volessero in giro per l’ufficio solo per dimostrarlo”, o ancora: “Il bullismo non è cattiveria… è solo una persona forte che aggredisce chi ha meno potere”.

Jay Roach, dirige questo film con un ritmo perfetto e, malgrado gli argomenti trattati, non è mai greve o noioso. La narrazione è fatta dalle donne, a tratti in prima persona, e non scade mai nei luoghi comuni del femminismo più becero e moralista. I “maschi” non sono nemici e le “femmine” non sono eroine; fanno tutti parte di una recita consapevole e ognuno di loro si muove secondo un rigido copione mai scritto. Anche il finale che, narrando un fatto realmente accaduto, è già stato reso noto dalla cronaca, non ha il sapore della rivalsa.

E’ un bel film, ben diretto e ben recitato, che non racconta nulla di nuovo, ma lo fa a modo suo da un’angolazione differente. Parla di potere, prevaricazione, ambizione, convenienze, soldi, politica, religione, moralismo e fornisce parecchi spunti di riflessione senza mai mettersi in cattedra o entrare troppo nei dettagli. Secondo noi vale la pena di guardarlo.