
L’INIZIO

LA CARRIERA

IL TRACOLLO
Nel 1942 Un agente ferma Frances mentre è in auto e, dopo una lite furibonda, la arresta per guida in stato di ebbrezza e senza patente. La condannano, ma le viene concessa la libertà vigilata. Lei non si presenta mai ai controlli e non paga l’intera multa entro la scadenza. E’ però la denuncia per percosse, di una parrucchiera, che aggrava la situazione e fa scattare l’arresto. Gli agenti faranno irruzione nel prestigioso Knickerbocker Hotel di Hollywood, dove lei alloggia e, in risposta al suo tentativo di rifugiarsi in bagno, la trascineranno fuori dalla stanza e attraverso l’atrio dell’albergo, completamente nuda

IL CARCERE
Durante il processo, le sue reazioni violente, porteranno il giudice a revocarle la libertà vigilata. La condurranno in cella, con la camicia di forza, davanti ai flash dei fotografi e finirà su tutti i giornali del Paese. La sorella, in breve tempo, otterrà il suo trasferimento nel reparto di psichiatria del Massachusetts General Hospital. Qui le diagnosticheranno una psicosi maniaco depressiva e la sottoporranno a trattamenti molto duri a base di insulina e idroterapia. La madre inizierà un’intensa battaglia per riportarla a casa, contro il parere dei medici. Alla fine otterrà la sua tutela legale.
L’INFERNO
In questo periodo, la madre dell’attrice, cercherà in tutti i modi di rilanciare la carriera della figlia, ma i suoi tentativi maldestri non avranno successo. Dopo poco tempo Frances sarà ricoverata d’urgenza presso una clinica psichiatrica dove verrà curata con l’elettroshock. Uscirà dopo 3 mesi, ma presto entrerà nel manicomio del Western State Hospital, per volere della madre. Qui rimarrà 5 anni, per giorni interi in isolamento, con la camicia di forza. Alcune fonti dicono, che durante la degenza, sia stata ripetutamente violentata e sottoposta a lobotomia.

IL NUOVO INIZIO
Uscirà dal manicomio, dopo cinque anni, su richiesta della madre che, divenuta anziana, avrà bisogno della sua assistenza. Passerà da un lavoro umile all’altro e anni dopo, un giornalista la rintraccerà per pubblicare la sua storia. A seguito del clamore suscitato, farà qualche apparizione televisiva e otterrà un lavoro come conduttrice presso una tv locale. I suoi problemi con l’alcol, sempre più gravi, le faranno perdere il lavoro e sarà arrestata due volte per guida in stato di ebrezza.

LA FINE
Frances muore a soli 56 anni per un cancro allo stomaco. Una prima biografia, dal tono sensazionalistico, viene pubblicata da un’amica già due anni dopo la sua morte. Nel 1978 la sorella scrive un secondo memoriale e il giornalista William Arnold firma un altro libro sulla sua vita. Negli anni 80 esce il film “Frances”, che si concentra soprattutto sul periodo in manicomio, soffermandosi sulla lobotomia, e sulle sue terribili conseguenze. Jessica Lange con questa interpretazione ottiene la candidata all’oscar come attrice protagonista.