Dalla sfilata Dior AI2020 con la regia di Maria Grazia Chiuri, il Foulard diventa un accessorio imperdibile. Le modelle hanno sfilato in passerella con i preziosi tagli di sete colorate, indossati come bandane ed è stato subito nuovo “mai più senza”. Queste nuove “hippies”con giacche jeans, capi spalla tartan e variopinti maglioni tricot abbinati a sete e trasparenti maniche in tulle, sono il massimo esempio di quanto lo stile “mix and match” possa essere di classe. Lo pensa anche Charlotte Casiraghi che adotta il look e fa subito tendenza, ed effettivamente sta benissimo.
Il Web si riempie di tutorial sui mille modi per annodarsi il “fazzoletto” in testa. Insomma è foulard mania.
Ma quanto può essere versatile questo accessorio più o meno variopinto?
GLI STILISTI LO AMANO
Il Foulard è sempre stato un accessorio importantissimo per definire un look, in ogni decennio si veste in maniera differente. Da qualche anno è considerato un po’ agè se annodato al collo in modo classico, ma non è certo questo l’unico modo di indossarlo. Lo pensano anche altre case di moda, oltre a Dior. I primi esempi che mi vengono in mente sono quello di Gucci che lo mette sui manici delle sue preziose borsette.
O Elisabetta Franchi che lo propone intrecciato sulle sue cinture.
Comunque lo si metta il Foulard è quell’accessorio che da quel tocco in più. Risveglia un outfit monocromatico o un po’ spento. Rende una capo di abbigliamento anonimo in qualcosa di unico. Puoi portarlo al collo, in testa, sui fianchi, sopra le borse, ma sarà sicuramente sempre il modo più immediato ed efficace per avere “quel tocco in più”.
Quest’anno lo potremmo provare nei capelli, come suggerisce la Chiuri, per dare un tocco bohemien alle nostre acconciature e ai nostri outfit.