LAGO DI RESIA e il campanile che spunta dall’acqua

panorama Lago di Resia con il campanile
panorama Lago di Resia con il campanile

Il “Campanile nel Lago” è in Val Venosta e spunta dal Lago di Resia. Un bacino artificiale lungo sei chilometri, situato davanti alle maestose montagne della selvaggia Vallelunga, è il più esteso della valle.

 

Riva de lago di Resia. vele kitesurf
Riva de lago di Resia. vele kitesurf

Non capita tutti i giorni di vedere un campanile, spuntare dalle acque di un lago. In primavera, estate e autunno i colori della natura fanno da cornice a questa meraviglia. Intorno al lago sono possibili sport di vario tipo, passeggiate, gite in barca. E’ una meta ideale per il kitesurf. Ma è in inverno, con la superficie del lago completamente gelata, che la visione diventa fiaba! Incredibile è raggiungere il campanile passeggiando sul ghiaccio.

panorama Lago di Resia visione del campanile
panorama Lago di Resia visione del campanile

Una visione suggestiva, romantica e nello stesso tempo surreale, ma la storia che sta dietro a quest’immagine da cartolina, è molto meno romantica. L’edificio semi sommerso è una chiesetta romanica del 14° secolo ed è stata muta testimone di una storia di corruzione e cupidigia.

La storia del campanile che spunta dal lago di Resia

Già l’impero austro-ungarico aveva previsto un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica. Dopo la prima guerra mondiale, il Tirolo è stato diviso con il patto S.Germain e l’Alto Adige è diventato italiano. Il governo, nel 1920 ha ripreso il progetto concedendo una elevazione del livello d’acqua fino a 5 metri. Tutto questo non era tanto preoccupante perché non costituiva un pericolo per i paesi Curon e Resia. Nel 1939, le cose cambiarono: lo Stato concesse al consorzio “Montecatini” la costruzione di una diga sul Mittersee (Lago di Curon), che permetteva un ristagno d’acqua fino a 22 metri. La popolazione di Curon e Resia non venne nemmeno interpellata. Con l’inizio della seconda guerra mondiale il progetto fu temporaneamente abbandonato. Gli abitanti dell’alta Val Venosta credettero che l’idea del bacino artificiale fosse storia passata, ma nel 1947,  la “Montecatini” riprese la costruzione del lago artificiale.

Nell’estate del 1950, le chiuse vengono serrate e l’acqua sommerge 677 ettari di terreno, facendo perdere a quasi 150 famiglie tutti i loro averi. Gli abitanti di Curon sono stati sistemati in baracche di fortuna costruite in fretta e furia all’inizio di Vallelunga. I risarcimenti furono davvero modesti e la metà di queste persone fu costretta all’emigrazione.

Lago di Resia, campanile sommerso
Lago di Resia, il campanile

Di tutto l’antico borgo si salvò solo il campanile, che non poté essere abbattuto in quanto protetto dalle Belle Arti. Ancora oggi è lì, custode del passato di questa valle. Se, un giorno, passerete in zona, fermatevi ad ammirarlo in silenzio.

Le sue campane non ci sono più, ma la leggenda dice che ancora oggi si sentono suonare.