LERICI e il suo castello

lerici veduta del porto
lerici veduta del porto

LERICI e il suo castello medievale a picco sul mare, sono legati a doppio filo dalla storia e dal meraviglioso paesaggio in cui sono immersi. Il borgo, definito perla della Riviera Ligure di Levante, si sviluppa intorno al Castello.

Si affaccia sul Golfo dei Poeti, come la vicina Porto Venere, di cui abbiamo già parlato (qui il link), ed è citata da Dante nel terzo canto del Purgatorio. Per la sua bellezza naturale e per gli scorci suggestivi, è da sempre un luogo scelto da artisti. Tra questi Lord Byron e Shelley con la moglie Mary, autrice di Frankestein, che soggiornano qui a lungo.

Borgo marinaro tra i più famosi della Liguria e di tutto il nord Italia, è celebre anche per le sue spiagge dorate e sabbiose, da anni premiate con la Bandiera Blu. 

Lerici veduta con castello
Lerici veduta con castello

UN PO’ DI STORIA

Le prime tracce storiche risalgono al periodo etrusco. Lerici per la sua posizione è da sempre considerata un porto naturale e nel medioevo diventa anche uno scalo commerciale. Sotto alla Repubblica di Genova assume maggiore importanza e diventa sempre più contesa per la sua posizione strategica.

Gli avvenimenti nel corso della storia vedono succedersi diversi domini, fino al 1400, quando Lerici diventa un caposaldo della Repubblica genovese. Alla caduta di quest’ultima, sotto il dominio di Napoleone Bonaparte, entra a far parte della Repubblica Ligure, passa in seguito sotto il Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d’Italia.

Lerici Veduta panoramica
Lerici Veduta panoramica

CASTELLO DI LERICI

Tutta la cittadina di Lerici ruota intorno al suo castello medievale, edificio in perfette condizioni, da cui si può godere di una vista spettacolare su tutto il Golfo di La Spezia. Sorge su uno spazio naturare nel punto più alto del Mons Illicis, propaggine del promontorio del Caprione, a picco sul mare.

Di pianta poligonale, è una fortificazione dotata di una robusta cinta muraria, su cui domina la torre pentagonale, che rappresenta la parte più antica del castello.

Viene costruito nel 1152 e continuamene trasformato nel tempo, dalle repubbliche marinare di Genova e Pisa, che se ne sono sempre contese il possesso a causa della sua posizione strategica. Lultima modifica risale al 1555, quando il castello assume l’aspetto attuale.

La parte più antica del complesso difensivo consiste nella torre, intorno alla quale viene costruito tutto il resto dell’edificio. Si tratta di una sovrapposizione quasi casuale di interventi, involontariamente combinati tra loro, in un insieme armonioso che sembra fuso con la roccia stessa.

Lerici castello
Lerici castello

Attualmente è Sede del museo Geopaleontologico,  nato dopo la scoperta, nella zona, di impronte fossili.  Al suo interno si trovano ricostruzioni di ambienti preistorici. Inoltre è sede di eventi e mostre temporanee.

L’accesso si trova in un’ampliamento risalente al 1500.

Al primo piano troviamo la Cappella di S. Anastasia, composta da un unico vano con volte incrociate gotico/liguri. Struttura a pianta rettangolare è divisa in due parti da un grande arco dal quale partono volte a crociera. decorate con fasce bianche e nere riproposte anche sul soffitto. Nella chiave di volta troviamo un’immagine di san Giorgio.

La sala del secondo piano viene attualmente usata per organizzare cerimonie, convegni, esposizioni e altre iniziative culturali.

La torre a pianta pentagonale è alta 29 metri e viene costruita dai Pisani che la vogliono imponente per intimidire Porto Venere e i nemici Genovesi.

Lerici veduta spiaggia
Lerici veduta spiaggia

LEGGENDE E CURIOSITA’

Anche il castello di Lerici ha sia leggende che fantasma.

Si parla di un passaggio segreto sotterraneo che, dall’interno della fortezza, porterebbe fuori, in piazza Garibaldi. In parecchie sale del castello sono presenti vasche e, sotto la Cappella di Santa Anastasia, c’è una stanza nascosta sotto il pavimento, in cui si può entrare solo aprendo una botola.

Il fantasma è invece quello di Maddalena di Carlo, detta Madì. Una donna che ha gestito l’Ostello della Gioventù, all’interno del castello, dal primo dopoguerra fino agli anni ’70. Si tratta di una figura femminile molto amata a cui sono state dedicate mostre e documentari andati in onda sulla rai (link al servizio di Sereno Variabile)

Panorama dal castello
Panorama dal castello

LA STORIA DI MADI’

La storia di Madì è quella di una donna unica e forte, diventata parte della storia di Lerici. Considerata come una moderna regina, fuori dagli schemi, è amata e omaggiata sia da chi l’ha conosciuta che da chi ne ha solo sentito parlare.
Maddalena Di Carlo, nasce a Lerici nel 1902. Conosciuta da tutti come Madì o Regina del Castello, protettrice di viaggiatori e vagabondi.

“In gioventù fu staffetta partigiana, amava la danza e la cartomanzia, era bella, ma più di ogni altra cosa era libera”

Racconta Beppe Mecconi, che le ha dedicato un documentario andato in onda sulla Rai (lo troviamo alla fine dell’articolo).

Strada del Borgo nei pressi del castello
Strada del Borgo nei pressi del castello

Madì arriva al castello alla fine della Seconda Guerra Mondiale quando, rimasta senza casa, le viene offerta la possibilità di dormire in una stanza del maniero. Qui inizia ad ospitare i tanti giovani, che vengono a Lerici da tutto il mondo. Da questo nasce l’ostello e il mito della “Regina del Castello”.

Sempre Mecconi racconta:

“Quando, in occasione della realizzazione del documentario per la Rai ho avuto la possibilità di conoscerla da vicino, mi sono accordo di come la sua umanità fosse sconvolgente, con un’empatia unica. La cosa particolare è che non era amata solo dai ‘vagabondi’ che viaggiavano in autostop, ma anche da personalità importantissime”. 

L’empatia di questa signora ha contribuito a far conoscere Lerici nel mondo. Negli anni ’60-’70 chiunque poteva mettersi in contatto con lei, scrivendo ‘Madì-Italia’. Madì è infatti conosciuta in tutto il mondo e scrittori come Eliot, Hemingway, Soldati o Somerset Maughan scrivono di lei.

Se n’è va nel 1984, ma tanti sono convinti che viva ancora nel castello. A volte, nelle notti più chiare, qualcuno la vede ancora danzare sorridente sulla terrazza.