Portovenere è un luogo amato dai poeti, forse per il suo nome, che potrebbe derivare da un antico e perduto tempio dedicato alla dea. Qualcuno dice addirittura che Venere sia nata qui altri che qui nacque invece la protagonista del quadro di Botticelli. Un’altra leggenda vuole che la Dea decise di rimanere su questi scogli ventosi perché affascinata dalla rigogliosa vegetazione, dal mare limpido e dal clima mite.
Leggende a parte, Portovenere è un bellissimo borgo medievale situato sulla riviera ligure, a sud delle Cinque Terre, nel Golfo dei Poeti. E’ contornata da tre piccole isole: Palmaria, Tino e Tinetto ed è stata inserita fra i patrimoni culturali dell’Unesco.
UN PO’ DI STORIA
Le origini del borgo risalgono al VI secolo A.C. come località di pescatori. Fu base navale della flotta bizantina e subì numerosi assalti da Longobardi, Normanni, Saraceni e Turchi. Nel decimo secolo fu ceduto, dai Signori di Vezzano, alla Repubblica di Genova che lo rese un approdo fortificato, costruendo il castello quadrangolare accanto alla Chiesa di San Pietro, la Chiesa di San Lorenzo e il borgo nuovo. Teatro della secolare guerra tra Genova e Pisa, diede asilo a Papa Innocenzo IV, in fuga dall’imperatore Federico II.
Nel 1494 Porto Venere respinse il pesante attacco di re Ferdinando II di Napoli, grazie alla guarnigione comandata da Giacomo Balbo e alle donne del borgo che, capitanate dal famoso corsaro Baldassarre Bardella, spalmarono gli scogli di sego per impedire lo sbarco degli assalitori.
Nei primi del XVIII secolo il borgo, perduto lo scopo militare, mantenne la sua importanza di scalo marittimo commerciale.È in questo periodo che sotto il dominio francese, venne realizzata la strada litoranea in onore di Bonaparte, che ancora oggi collega il centro marinaro con La Spezia. Alla caduta di Napoleone, il territorio fu prima inglobato nel Regno di Sardegna, e successivamente nel Regno d’Italia.
Il borgo ligure, con le sue stradine acciottolate, le caratteristiche case colorate affacciate sul mare è dominato dall’imponente Castello Doria. La caratteristica “Palazzata”, una fila ininterrotta di case colorate sviluppate verticalmente e serrate una di fianco all’altra, finisce in un largo spazio dove si trova una imponente scalinata che conduce alla chiesetta di San Pietro. Nel cuore del borgo troviamo anche l’antica Chiesa di San Lorenzo. Di fronte a Portovenere si trova l’Isola Palmaria, famosa per la biodiversità e le grotte naturali oltre ad altre due piccole isole. Il Tino, anticamente sede di un monastero e oggi zona militare visitabile sono in occasioni eccezionali, e il Tinetto, poco più di uno scoglio sul quale i monaci avevano edificato piccole strutture religiose-eremitiche.
I POETI E LA GROTTA DI BYRON
«A quelli che giungono dal mare appare nel lido il porto di Venere e qui
nei colli che ammanta l’ulivo è fama che anche Minerva scordasse per tanta dolcezza Atene
sua patria…»
(Francesco Petrarca, 1338)
La grotta che si trova sulla destra della Chiesa di San Pietro si chiamava originariamente Arpasia, ma tutti la conoscono come la Grotta di Byron. La leggenda vuole che l’inglese, saputo che l’amico Shelley fosse giunto a Lerici, si tuffò in acqua e nuotò 8 km per raggiungerlo.
Oltre a lui, moltissimi poeti e scrittori hanno amato e citato questa terra: Mary Shelley, D.H. Lawrence, Montale, Pasolini, Quasimodo e la Woolf.
CHIESA DI SAN PIETRO
Si trova in fondo al paese, su uno sperone roccioso a picco sul mare aperto. Fu costruita nel V secolo sui resti di un tempio romano, forse dedicato a Venere. Fu completato nel XIII secolo e per questo sembra che un edificio sia dentro l’altro. Il primo è a pianta rettangolare e termina in un abside semicircolare orientato a Est. Sul pavimento sono visibili dei mosaici, che gli scavi hanno rimesso in luce, tra cui una scacchiera a 8 caselle bianche e rosse. Due arcate a tutto sesto lo collegano alla parte medievale che ha un’abside quadrata orientata a Sud. L’interno è raccolto e vi si può godere una magnifica visuale sul mare. Fasce bianche e nere arricchiscono il rivestimento murario e le volte. Il campanile è imponente e presenta bifore sovrapposte.
Di fronte alla punta di Palmaria, sul versante rivolto a Lerici, troviamo un piccolo scoglio con una torre, in mezzo al mare: si tratta della Torre Scola. Fu costruita dai Genovesi nel 1500 per consolidare il sistema difensivo del Golfo. A pianta pentagonale era dotata di 10 cannoni e nel XIX secolo venne fortemente danneggiata, tanto che si pensò di smantellarla. Fu salvata in extremis grazie all’intervento del Ministero della Pubblica Istruzione.
LA LEGGENDA DELLA MADONNA BIANCA
Nel cuore del centro storico, troviamo la chiesa di San Lorenzo, costruita nel XII secolo in stile romanico dalla Scuola Antelamica.
Internamente troviamo il dipinto della Madonna Bianca, oggetto di culto per i portoveneresi, per la sua storia singolare. Infatti, nel 1200 l’icona giunse a Portovenere portata dal mare, accuratamente custodita dentro un tronco d’albero scavato e sigillato. Insieme al dipinto vi erano anche dei reliquiari, quattro cofanetti istoriati e un cospicuo tesoro. Quel legno, ancora oggi presente nella navata sinistra della chiesa, non si sa da dove provenisse. Durante la peste, in risposta ad una preghiera, per essere risparmiati dal morbo, la Madonna Bianca si illuminò risplendendo con colori molto vivi e comparve il Bambino in braccio alla Vergine, che prima non si vedeva. Da allora l’epidemia cessò.
IL CASTELLO DORIA
Salendo ancora più in alto si giunge al Castello Doria, che domina Portovenere da un costone roccioso a strapiombo sul mare. Venne edificato dai Genovesi tra il XII e il XV secolo, ma nel corso del tempo venne modificato tanto esternamente quanto internamente, soprattutto per esigenze belliche. L’intitolazione ad Andrea Doria deriva dal contributo che egli dette alla realizzazione di alcune varianti, fu lui che nel 1606 fece costruire anche la Torre Scola. In epoca napoleonica fu fu adibito a prigione politica. Oggi nelle sale del castello sono ospitate mostre d’arte, convegni e manifestazioni culturali.
GIRO DELLE TRE ISOLE
E’ possibile fare una gita in battello delle tre isole Palmaria, Tino e Tinetto in cui è possibile ammirare da vicino la bellezza naturale di queste isole, oltre a vedere da vicino la Torre Scola.
COME ARRIVARE
Portovenere non ha una fermata ferroviaria, la stazione più vicina è a La Spezia da dove si può proseguire in autobus o in battello.
E’ raggiungibile in automobile dalle autostrade “A12 Genova Livorno” o “A15 Parma La Spezia”. Al casello autostradale “La Spezia” si prendere la statale “Portovenere – Cinque Terre”.