LA FORTEZZA DI BARDI e la foto del fantasma

La fortezza di Bardi
La fortezza di Bardi

La Fortezza di Bardi si trova in provincia di Parma, su uno scoglio di diaspro rosso, in posizione dominante sulla vallata. E’ situata dove i torrenti Noveglia e Ceno si uniscono. Anche se oggi risulta fuori mano, nel medioevo era un’importante tappa sulla via degli Abati e si trovava anche poco distante dalla via Francigena. E’ uno dei massimi esempi di architettura militare italiana. Qui è possibile visitare il camminamento, le torri, il cortile d’onore, la piazza d’armi e le antiche prigioni con le sale di tortura. Vari musei e mostre sono abitualmente allestiti al suo interno. Non ultimo abbiamo anche un fantasma, che è addirittura stato fotografato e di cui parleremo a fine articolo.

camminamento di ronda
camminamento di ronda

UN ESEMPIO DI ARCHITETTURA DIFENSIVA

La rocca è un complesso interamente edificato in pietra e costruito in più tempi, intorno al mastio. È completamente circondato dalle mura, con il cammino di ronda interamente percorribile.
L’interno comprende vari edifici, posti su diversi livelli: la residenza, gli alloggi delle milizie, la cappella, la sala della tortura. Sono tutti collegati tra di loro, con la corte interna e la piazza d’armi, da tortuose e strette scale che, per ragioni difensive, girano tutte verso destra.

NDR: Le scale nelle torri salgono tutte in senso orario perchè la maggior parte degli esseri umani è destrorsa e gli invasori si trovano così ad attaccare tenendo la spada in posizione sfavorevole. Inoltre chi si trova in cima alla torre per difendersi, vede meglio  il nemico e può muovere la spada con più facilità rispetto agli assalitori. 
La fortezza di Bardi imponenza
La fortezza di Bardi imponenza

UN PO’ DI STORIA

Il nome “Bardi” deriva dai Longobardi ed è una fortezza costruita tra il IX e il X secolo. Fu governato da una consorteria di nobili locali, conosciuti come conti di Bardi, finché nel XII secolo, fu venduto ai Landi di Piacenza, che ne fecero un avamposto ghibellino. Sul finire del 1500, per volere di Federico Landi, il castello diventò una residenza principesca dotata di pinacoteca, archivio di famiglia, biblioteca ed esposizione di armi. Con l’estinzione della famiglia Landi, ci fu un periodo di decadenza in cui il feudo passò sotto varie proprietà, tra cui i Farnese e i Borbone. La struttura, nel corso del XIX secolo, diventa prigione militare, sede della pretura e del comune. Il recupero architettonico comincia solo dopo gli anni sessanta.

La fortezza di Bardi fiancata
La fortezza di Bardi fiancata

MOROELLO E SOLESTE

Tra il XV e il XVI secolo, si narra di una storia d’amore nata tra Soleste, la figlia del signore del castello e Moroello, il comandante dell’esercito. I due non possono vivere la loro storia d’amore perché lei è già promessa ad un ricco pretendente. Tuttavia la giovane, riesce ad incontrare segretamente il suo amato e così il sentimento tra loro cresce sempre di più. Quando Moroello va in battaglia, Soleste attende con trepidazione il suo ritorno. Un giorno scorge cavalli e cavalieri del nemico, arrivare da lontano e diretti al castello. Pensando di aver perduto per sempre il suo amato, perchè ucciso in battaglia, si getta dai bastioni. In realtà si tratta proprio di Moroello, che indossa l’uniforme dell’avversario. Saputo del suicidio di Soleste, il soldato si dispera e si getta anche lui dalla torre. La leggenda vuole che i fantasmi dei due innamorati stiano ancora vagando nel castello…

La fortezza di Bardi passaggio coperto
La fortezza di Bardi passaggio coperto.

L’AVVISTAMENTO DEL FANTASMA

Quella dei fantasmi di Bardi è una leggenda come tante ce ne sono per ogni castello. Le guide locali raccontano di strani episodi, come odori contrastanti che si percepiscono, come se qualcuno stesse passando e lasciasse la scia. O voci di uomini e rulli di tamburi che si sentono senza alcun motivo logico. Un capo scout racconta di aver udito per tutta la notte delle voci provenire da un locale, un tempo adibito a locanda, ma sembra che nessuno fosse lì. Spesso i custodi raccontano di pietre, disposte in forme geometriche che appaiono durante la notte e di grossi massi che vengono trovati in posizioni differenti.

Nel 1995 accade qualcosa di molto strano che segna un punto di svolta. Dopo una serie di segnalazioni arrivate in redazione, i due giornalisti Gianni Santi e Daniele Kalousi, decidono di fare un servizio e si recano sul posto. Durante il soggiorno presso il castello fotografano una nuvola lattiginosa che si materializza alle spalle di uno dei due. foto fantasma in servizio rai

foto fantasma in servizio rai

ARRIVANO I GOST BUSTER E C’E’ UNA SORPRESA

L’ episodio accaduto ai due giornalisti diventa molto popolare tra gli appassionati di paranormale. Vari team di parapsicologi iniziano così a recarsi sul posto per fare ricerche. I sensitivi che si recano al castello spesso percepiscono la tristezza di Soleste vicino al mastio. Vengono prodotte molte registrazioni audio a prova di queste presenze. Poi, mediante l’utilizzo di attrezzature apposite, si riescono a documentare addensamenti luminosi in alcune zone del castello. Le lastre prodotte, rivelano ciò che si dice visibile anche a occhio nudo.

Nel 1999 due parapsicologi di Bologna, Michele Dinicastro e Daniele Gullà, con un gruppo di ricercatori, composto da medium, biologi e tecnici di laboratorio, si recano sul posto con l’attrezzatura adatta per fare una ricerca approfondita. In una foto scattata, con una termo camera, vicino alla sala del boia, appare la figura di un cavaliere in armatura. Durante lo scatto le medium dicono di avvertire sensazioni di malessere. Le ipotesi che altre fonti termiche possano aver alterato l’area, producendo la figura, sono state smentite dai presenti.

Il fantasma Morello fotografato dal team nel 1999
Il fantasma Morello fotografato dal team nel 1999

Davanti a questi scatti si può rimanere più o meno increduli, ma è importate dire che questo tipo di ricerca è innovativa per lo studio dei luoghi infestati. Mai prima di allora si era pensato di affrontare la ricerca basandosi sulle variazioni termiche ed è la prima volta in assoluto che si indaga su vicende di fantasmi usando camere termiche.

COME RAGGIUNGERE BARDI?

Con i mezzi: Si arriva in treno a Borgo Val di Taro (distante 30 km circa) o a Fornovo di Taro (distante 38 km circa), con la linea Parma – La Spezia, e si prosegue con l’autobus di linea.
In auto/moto: Si arriva a Parma sulla A1 e si prende lo svincolo per La Spezia continuando sull’autostrada della Cisa A15. Si esce a Fornovo di Taro e si prende la provinciale SP 357, superata la frazione di Ramiola, si continua sulla SP 28 fino a Bardi.